PRELIEVI DI SANGUE NELL’ALTO MACERATESE

Sappiamo tutti che la pandemia da Covid ha imposto, se a torto o a ragione non spetta a noi dirlo, nuove regole e limitazioni anche per la fruizione di prestazioni sanitarie di base, erogate dagli ospedali. Ci soffermiamo con interesse sul percorso da attuare per poter eseguire un prelievo ematico, o comunque esami di laboratorio, negli ospedali dell’alto maceratese. Vi diciamo subito che l’esame in questione deve essere prenotato tramite cup, anche per mezzo degli uffici cassa siti nei presidi ospedalieri. Ad ogni punto prelievi corrisponde una lista di prenotazioni che può variare circa dai 20 ai 30 accessi programmabili e per gli urgenti in numero molto ridotto. Potete quindi prenotarvi, per eseguire l’esame, in strutture diverse a seconda delle disponibilità in lista. Per facilitarvi la comprensione facciamo un esempio dei più particolari, come sempre facendo appello alla vostra immaginazione, tentando di farvi vivere la situazione in prima persona.

Abiti a San Severino Marche e hai una richiesta per prelievo di sangue con priorità urgente. Ti rechi presso il nosocomio della tua città, con la speranza di trovare un posto libero in lista, ma non è così. Tuttavia lo zelante impiegato, che fortunatamente fa bene il suo lavoro, ti comunica che c’è una disponibilità al centro prelievi dell’ospedale di Matelica. Chiedi 2 ore di permesso al tuo principale e le ottieni. Parti da San Severino M., attraversi Castelraimondo e giungi a Matelica. Attendi il tuo turno e finalmente esegui il prelievo (tu o il familiare che hai dovuto accompagnare). Percorri la strada di ritorno, affrettandoti per entrare a lavoro in orario. Dopo aver percorso 40 kilometri di statale, e terminato il tuo pellegrinaggio, giungi nuovamente a San Severino M., ma soddisfatto, perché sai che di lì a poco le provette col tuo sangue verranno prese in consegna dall’autista in servizio e portate dall’ospedale di Matelica al laboratorio preposto ad analizzarle, che, guarda il caso, è proprio quello dell’ospedale di San Severino M..

L’altro laboratorio analisi attivo nella zona montana (ex zona territoriale 10) è quello dell’ospedale di Camerino. Attualmente possiamo considerare la struttura una sorta di Covid Hospital, appurato che tutti i reparti di degenza ordinaria sono stati chiusi, e che ne sono stati aperti due per soli pazienti covid. Con accesso separato, alcuni servizi al pubblico sono rimasti operativi e fra questi c’è il centro prelievi e il laboratorio analisi. Quest’ultimo, perfettamente funzionante, riceve materiale da analizzare dai reparti interni (ci permettiamo di ipotizzare un minore afflusso, vista l’importante riduzione della degenza ospedaliera) e dal centro prelievi, nel numero esiguo previsto dalla lista prenotazioni. Siamo portati a pensare che il ridotto flusso di utenza esterna sia dovuto alla necessità di evitare assembramenti, quindi non abbiamo nulla da eccepire. Va detto, ad onor di cronaca, che nei locali a piano terra, attigui al centro prelievi, nelle mattine previste dal piano vaccinale, vengono effettuate fino a quasi cento vaccinazioni per le fasce fragili.

Proprio mentre stiamo pensando questo articolo, girando in auto, ci capita di notare una nutrita schiera di persone ordinatamente in fila lungo finanche il marciapiede. E’ la stessa scena che abbiamo visto anche in una cittadina limitrofa. A formare le fila sono le persone in attesa fuori i laboratori analisi privati.

Torniamo a casa, soddisfatti quasi quanto quello di San Severino M. che ha fatto il prelievo a Matelica.

Foto in evidenza di PublicDomainPictures da Pixabay

By SACANDRO

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