E così, come da comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 5 agosto scorso, il Ministro Daniele Franco e il corrispettivo Ministro ucraino Serhiy Marchenko hanno firmato l’accordo di finanziamento che prevede l’invio di 200 milioni di euro, da parte dello Stato italiano, destinati al pagamento dei salari del personale delle scuole ucraine. Il tutto con l’obiettivo di garantire la continuità amministrativa e dei servizi essenziali dello Stato ucraino. Un prestito che sarà gestito da Cassa Depositi e Prestiti e che non avrà oneri per interessi. Numerose fonti riportano come il prestito valga per un periodo di 15 anni con 7 anni e mezzo di tolleranza, mentre il ministero ucraino comunica che i soldi saranno usati per pagare gli stipendi ai propri insegnanti.
Qualche riflessione ci pare d’obbligo…
Il governo italiano ha scelto di destinare soldi del popolo italiano al pagamento dei salari di docenti della scuola ucraina, sotto forma di un prestito a perdere (tasso di interessi zero per anni), mentre in Italia si procede con i progressivi tagli all’istruzione, calando la percentuale delle risorse destinate alla scuola rispetto al PIL e aumentando quelle per gli armamenti, come voluto dalla NATO. Qui non c’entra niente la solidarietà ai lavoratori ucraini, (per noi come quella dovuta ai tanti ex lavoratori delle Repubbliche del Donbass a cui il governo di Kiev nega da anni le pensioni onestamente maturate), il punto è che i governi europei, e quello italiano in particolare, sono disposti perfino ad impoverire il proprio tessuto sociale pur di sostenere una condizione di guerra a tutti i costi. Una guerra che NATO e UE avrebbero potuto evitare, e dopo fermare, senza portar danno a nessuno, se non alle classi dirigenti che guardano dall’alto della propria ricchezza lo sfacelo e la sofferenza delle genti di quei luoghi. Per anni abbiamo discusso su quanto fossero difficilmente sostenibili dal popolo italiano le cosiddette “finanziarie lacrime e sangue”, ed ora buttiamo quantità enormi di denaro, miliardi di euro per spese addirittura superiori a quelle stesse manovre finanziare, in pochi mesi, come se fosse improvvisamente tutto accettabile per conto di un volere superiore. Abbiamo preso le parti e c’è un nemico, ma quando un governo offre al proprio popolo un nemico, quasi sempre il nemico del popolo è il governo stesso…
Comunicato ufficiale del Ministero: https://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/2022/Firma-dellaccordo-di-prestito-tra-Italia-e-Ucraina-per-il-pagamento-dei-salari-degli-insegnanti-ucraini/
By SACANDRO
Foto in evidenza di Willfried Wende on Unsplash