Per la rubrica Disinformazione&Propaganda. Il 15 aprile scorso Roberto Saviano pubblica un post sulla sua pagina facebook con la foto di un bambino (11 anni) con un braccio e le gambe amputate, pieno di imponenti cicatrici, anche sul volto che lo scrittore non ha cura di oscurare, forse proprio per non coprire i segni tragici delle ferite. Associato alla foto c’è il seguente testo: “Non cercare alibi alla guerra di Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto. Non dare spazio a giustificazioni per lo stato mafioso di Mosca, come viene definito da Luke Harding nel suo bellissimo libro sul potere putiniano “Mafia State”. Questa guerra si accanisce su civili innocenti. Strappa le gambe a bambini, brucia le carni a persone colpite nel mucchio. Rispettare questo dolore significa riconoscere la colpa dei crimini commessi dalla Russia, e non spostare lo sguardo altrove facendosi cassa di risonanza della bassa propaganda di Mosca.” Immagine forte e parole dure che riscuoto subito il plauso di molti. Notiamo, però, un commento spuntare su twitter, dove Saviano ha pubblicato un post simile con stessa foto: “Quello nella foto è Mykola Nyzhnykovskyi. E’ stato ridotto così il 24 agosto 2015, durante la guerra del Donbass, da una granata ucraina inesplosa. E’ andata peggio al fratellino Danyo che in quell’occasione perse la vita…”
Iniziamo così a cercare articoli dell’epoca (per evitare le speculazioni attuali) ed effettivamente le parole del commentatore risultano vere, anche se non abbiamo trovato l’esatta paternità della granata, le vittime e la tragedia risalgono a quel conflitto (che il mainstream minimizza continuamente come non fosse motivazione di quello attuale). Le critiche al post, anche da parte di alcuni (pochi) giornali arrivano prontamente, così Saviano, qualche ora dopo, apporta una modifica al suo post, aggiungendo: “*** Mi segnalano che questa foto che ho raccolto su @ukrainabezcenzury è del 2015. Nulla cambia nel testo che ho scritto e che ribadisco con ancora più forza.”
Noi invece aggiungiamo: Caro Saviano, non cambierà nulla nel testo che hai voluto propinarci tu, ma di sicuro cambia il CONTESTO! Avresti fatto meglio a chiedere scusa, se non altro per la leggerezza con la quale hai utilizzato una foto senza neanche controllare a quale episodio si riferisse. E’ proprio questa la differenza tra commettere un umano errore e fare propaganda.
Cover photo by Geralt from pixabay
By SACANDRO