In riferimento alla decisione (già avvenuta) del governo italiano di inviare armi nel conflitto bellico che sta interessando l’Ucraina e soprattutto riguardo alla possibilità di entrare a far parte direttamente del conflitto, con le nostre forze armate sotto il comando NATO, sentiamo il dovere di esprimere quanto segue.
Pur rimanendo dell’opinione che ancora una volta tutto avvenga in contrarietà o nel mancato rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, facciamo appello ad ogni singolo parlamentare di ogni forza politica, ad ogni associazione, movimento od organizzazione, ad ogni singolo cittadino, perché si adoperi a sostenere che debba essere il popolo italiano a decidere il proprio futuro e quello delle generazioni a venire. Dobbiamo affermare con forza che non saranno Biden, Zelensky, Von der Leyen, la NATO o Draghi a decidere se l’Italia parteciperà alla guerra, come in parte sta già facendo. Non può essere neanche il governo, sostenuto da una larga maggioranza formata da una coalizione che è ben lontana da quelle date in prospettiva all’elettorato nel momento del voto. Come può una democrazia definirsi tale se chi viene eletto come rappresentante non da seguito agli impegni presi con il rappresentato? Non ci sembra proprio, che in fase elettorale, qualcuno abbia mai palesato la volontà di far entrare l’Italia in un conflitto bellico mondiale col rischio potenziale di uso di armi nucleari. Sanità pubblica o privata, riforme della scuola, politiche del lavoro o dell’ambiente; sono questioni cruciali per il Paese, ma i cittadini possono orientarsi in merito quando scelgono come votare, individuando posizioni ideali di appartenenza, di questo o quel gruppo politico. Ora ci troviamo davanti ad una scelta in una situazione di enorme gravità, che mai ci saremmo aspettati di dover fare, una scelta che coinvolge tutti. Ecco perché chiediamo che la capacità di scegliere coinvolga tutti! Artigiani, commercianti, operai, disoccupati, casalinghe, studenti, dipendenti pubblici e liberi professionisti; tutti coloro che vivono con sacrificio la quotidianità che regge la nazione per quello che è! Qualora il governo e il parlamento volessero decidere per una partecipazione dell’Italia alla guerra, essi devono sapere che la decisione stavolta non spetta a loro, ma al popolo. Attraverso un referendum consultivo con l’impegno formale di ritenerlo vincolante o attraverso altro tipo di consultazione popolare ritenuta idonea allo scopo, ma che sia da par suo vincolante.
Signor Draghi, lei è il Presidente del Consiglio. Noi siamo italiani, difendiamo la democrazia, lottiamo per la democrazia e sosteniamo i valori democratici. Allora confermi i nostri principi e i nostri valori dinnanzi al mondo e lasci che a scegliere sia il popolo!
by SACANDRO