Nonostante sembra si sia aperta una sorta di “fase 2” del conflitto in Ucraina, dove la trattativa di Pace o per lo meno di “non guerra” trova uno spiraglio, resta sempre forte l’ipotesi di un coinvolgimento della Nato (quindi dell’Italia) nello scenario bellico che condurrebbe inevitabilmente alla disastrosa guerra mondiale. Riteniamo che le posizioni del governo italiano e di altri governi europei siano a dir poco scellerate. Per stesse dichiarazioni di Mario Draghi, l’Italia sta indubbiamente finanziando la guerra! Ancor più sconcertante il fatto che l’esercito italiano è già pronto ad intervenire militarmente sotto l’alto comando Nato in mano agli Stati Uniti, con mezzi e uomini già schierati a tal fine. Non possiamo evitare di dire che consideriamo scellerato anche l’atteggiamento del main stream giornalistico italiano che, volontariamente o involontariamente, sta inducendo il Paese ad un pensiero unico atto a giustificare l’invio di armi in Ucraina e la partecipazione dell’Italia al conflitto.
Parliamo tanto di democrazia, ma stiamo dimenticando che essa non si manifesta solo con la possibilità di votare, tra l’altro ben limitata sia in Russia che in Ucraina. La democrazia si base sul principio fondamentale che i governi non possono imporre il proprio volere ai popoli, ma che i governi DEVONO ascoltare il volere dei popoli e agire di conseguenza. La maggior parte dei programmi televisivi e dei “politici che contano” continua a dirci, più o meno velatamente, che inviare armi agli eserciti ucraini, ben provvisti di gruppi paramilitari incontrollabili, è la cosa giusta da fare, e magari lo è anche scatenare l’abominio di una guerra potenzialmente nucleare. Beh, noi pensiamo che sia una follia. Al di là delle considerazioni che ognuno di noi può aver fatto in merito, contribuire allo scoppio di una guerra mondiale non può essere un’opzione accettabile per nessun popolo, compresi quello ucraino e quello russo. Nessun genitore, nonno, fratello, sorella, figlio, può desiderare l’annientamento di un futuro vivibile per le persone che ama. E questo vale anche per la ragazzina ucraina, nascosta e atterrita, negli scantinati del suo palazzo che è divenuto postazione dei soldati con le loro armi “marchiate Italia”. Nessuno vorrebbe far vivere quella ragazzina in una società che non la comprende, che le nega libertà che dovrebbero essere scontate e lo stesso vale per il suo coetaneo che subisce bombardamenti da otto anni in Donbass, ma le società cambiano, mutano, potrebbero essere loro stessi a contribuire a questi cambiamenti, vivendo, e potendo innamorarsi, gioire, piangere, istruirsi e lottare. Una bomba, un colpo di mortaio e tutto questo svanisce! Una testata nucleare e tutto questo svanisce, per chiunque!
Possiamo fare poco? NO! Possiamo alzare voce, contribuire, ognuno nel nostro piccolo, anche avendo pensieri politici diversi e opinioni diverse su ciò che sta accadendo e sulle responsabilità di parte. Ogni tassello, anche quello ritenuto più insignificante, può essere utile come lo è ogni pezzo di un puzzle gigantesco, che pensi di non poter finire solo perché non hai ancora vuotato la scatola sul tavolo.
La nostra associazione ha appena lanciato una petizione online, forse poca cosa, ma magari è uno di quei tasselli. Ti invitiamo a firmare, condividere, diffondere il più possibile, partecipare sostenendola con messaggi, video, immagini che ritieni opportuni. Grazie:
Itidealia (tel 3313462430, itidealia@hotmail.com)
By SACANDRO