DEFENDER EUROPE E VENTI DI GUERRA. QUEI MILITARI USA IN EUROPA

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Ricordate quando nel marzo 2020, in piena emergenza covid e lockdown, nei social si iniziò a parlare della strana presenza dell’esercito militare statunitense con soldati e mezzi pesanti? Beh, ci trovavamo nel bel mezzo del progetto “Defender Europe 20”. Un’esercitazione militare come piattaforma per rafforzare l’interoperabilità tra le forze alleate, testando la prontezza strategica dell’esercito americano e la capacità di schieramento in tempi rapidi su suolo europeo. Il più grande dispiegamento di forze militari dopo la fine della guerra fredda. Il 17 marzo 2020 l’europarlamentare Rosa D’amato presenta un’interrogazione con quesiti riguardati soprattutto i rischi legati ai contagi covid, ma in premessa è scritto che Defender Europe 2020 prevede l’invio di carri armati Abrams, mezzi corazzati per trasporto militare, mitragliatrici pesanti, mortai e che migliaia di soldati americani si diffonderanno in diversi stati europei. Il giornalista di guerra Manlio Dinucci afferma che l’Unione Europea, in piena emergenza coronavirus, spenderà 30 miliardi di euro solo per migliorare la mobilità militare.

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L’International web post fa il punto della situazione (link a fondo pagina), dal quale emerge un problemino non da poco, perché gli spostamenti sono diretti nei territori ai confini con la Russia, dove si terranno in particolare le esercitazioni militari a fine maggio (attenzione alla data). A noi pare chiaro chi sia il nemico individuato dagli Usa ed è improbabile che il governo russo non abbia avuto lo stesso sentore. Infatti il loro Ministro degli Esteri Sergej Lavrov invita la NATO a non accrescere le tensioni perché in caso contrario non staranno a guardare. In tutta risposta dopo quello del 2020 arriva anche “Defender Europe 21” in un periodo che va grosso modo, guarda caso, da marzo a giugno. Esercitazione alla quale partecipa orgogliosamente anche l’esercito italiano, come si può vedere dal sito ufficiale, specificando però che “tutta l’esercitazione si è svolta nel pieno rispetto delle misure di prevenzione e contenimento della diffusione del covid-19” (saperlo ci rende più sereni). Il contesto però sembra essersi allargato e si inizia a parlare anche di altri scenari legati all’Africa e al resto del Mondo, secondo i quali il nemico simulato sembrerebbe essere sempre la Russia. In merito a questo vi riportiamo ad un link a fondo pagina di Geopolitica.info, ma supponiamo che difficilmente i russi abbiano gradito.

Photo by Christian Lue on Unsplash

Potremmo anche pensare che non ci sia nulla di strano, ma visto ciò che sta accadendo in Ucraina ci tornano in mente le parole di Giulietto Chiesa, giornalista, scrittore ed ex europarlamentare italiano, che dal 2018 fino al giorno della sua morte, avvenuta nell’aprile del 2020, ha continuato a descrivere come si stesse preparando un conflitto bellico mondiale scaturito proprio dalla situazione ucraina. Chiesa denunciò la presenza di un documento del Pentagono alla fine del 2018, dove i vertici militari degli Stati Uniti avrebbero previsto uno scontro bellico contro la Russia di proporzioni mondiali, che avrebbe potuto coinvolgere anche la Cina (oltre ovviamente alla NATO di cui anche l’Italia fa parte). Documento dove, sempre secondo Chiesa, si sarebbe affermato che la Strategia per la Sicurezza Nazionale del Pentagono non aveva più come centro focale il terrorismo, ma la competizione tra le grandi potenze. Documento dove gli Stati Uniti avrebbero affermato che era già in corso la preparazione di una guerra dagli effetti devastanti, per un esperienza bellica mai affrontata. Non siamo riusciti a trovare questo documento da fonte ufficiale (se qualcuno di voi volesse contattarci in merito ci farebbe solo piacere), quindi nonostante la stima che abbiamo per l’opera giornalistica di Giulietto Chiesa, non possiamo attestarne la sicura autenticità, ma anche altri esponenti della stampa libera ne confermarono l’esistenza. Tuttavia giungiamo alla conclusione che tra tanto “blaterare” i nostri governanti italiani dovrebbero dichiarare due sole cose: 1) “L’Italia condanna senza alcun riserbo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ed esorta i governanti russi a l’immediato ritiro delle truppe dal suolo ucraino. 2) “L’Italia, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e, qualsiasi sia lo scenario futuro, non manderà i propri figli in guerra. Pronta ad offrire aiuti umanitari al popolo ucraino e a quello del Donbass, che avrebbe dovuto ricevere più attenzione negli anni passati. Questa, come quasi tutte le guerre, non è un conflitto tra popoli, ma uno scontro tra blocchi di potere. Il nemico non è dall’altra parte, ma sopra di noi!”

Fonti e info:

https://www.internationalwebpost.org/contents/Defender_Europe_20:_30_000_militari_statunitensi_in_Europa_senza_mascherine_16540.html#.YiNJtTjMLIU

https://it.insideover.com/guerra/pentagono-dottrina-nucleare-guerra.html

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2020-001664_IT.html

https://shape.nato.int/defender-europe

https://www.geopolitica.info/defender-europe-2021-gli-stati-uniti-mostrano-i-muscoli/

https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/Conclusa-la-Defender-Europe-21-0617.aspx

By SACANDRO

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