Pensare ad una città cosmopolita come Milano, la sua velocità di cambiamento, la continua evoluzione, la frenesia a volte troppo esasperante di una vita a doppia o tripla velocità, il tanto tempo a correre da una linea della metro all’altra e il continuo sentore di arrivare sempre in ritardo, lo stress e tutto il resto, spesso ci fanno dimenticare la parte lenta della città, quella dove c’è ancora la voglia di osservare, di respirare in sostanza la bellezza quasi paesana, genuinità fuori terra di quella che è la Metropoli italiana per eccellenza.

In realtà si può dire che il tram sia un pezzo di storia milanese, forse spesso trascurato, dimenticato anche da chi ogni tanto, vive la città per lavoro o per turismo.
Tuttavia leggendo superficialmente quanto scritto rispetto alla nascita della rete tranviaria milanese, saltano all’occhio aspetti di amore ed odio fra la città ed i suoi abitanti. Questo mezzo fu elettrificato a partire dal 1893 per Edison da Angelo Bertini come raccontato bene da Ilaria Carra in questo pezzo di Repubblica ( link al pezzo )

Tuttavia la storia del tram è ancora più antica, la prima linea fu quella di collegamento fra Milano e Monza a trazione animale inaugurata nel luglio 1876 (fonte wikipedia). Con tutti questi anni di storia del tram milanese, crediamo sia ovvio ma non scontato che spostarsi in tram piuttosto che in metro per Milano sia molto più romantico ed affascinante, soprattutto perché si ha occasione di vedere a passo lento, le varie sfaccettature di una città sempre diversa.
Abbiamo avuto occasione di poter fare un giro con una guida d’eccezione, il giornalista Antonio Vanzillotta, vediamo insieme cosa hanno combinato in questo clip.
by COSTY