“…ma la pedagogia è quella cosa che si studia per diventare insegnanti o comunque maestri, mi pare…”. Se chiedete alle persone per strada cos’è la pedagogia trovate ancora chi risponde in questo modo e si, in parte è una materia scolastica o di studio in alcune scuole superiori e all’università, ma perché? E chi è il pedagogista? In realtà la cognizione più ampiamente diffusa, e da sfatare, è che il pedagogista si occupi esclusivamente di aiutare il bambino nei processi di crescita. In effetti va detto che, dal greco, il termine “pedagogia” ha il significato di “condurre i bambini”, tanto che nell’antica Grecia il pedagogo era lo schiavo che accompagnava i bimbi da casa a scuola. Nel corso della storia le cose sono molto cambiate. Il pedagogista opera in diversi ambiti: educativo, formativo, scolastico, culturale, giudiziario, ambientale, motorio, dell’integrazione e della cooperazione internazionale, nei servizi socio-educativi ed assistenziali. Nei servizi socio-sanitari la sua azione si limita esclusivamente all’aspetto socio-educativo. Con queste prerogative il pedagogista si occupa della persona in tutto il suo ciclo evolutivo e la sua azione può essere rivolta non solo al singolo, ma alla coppia, alla famiglia, al gruppo e alla comunità in genere.

Lo fa progettando, coordinando, valutando ed intervenendo nei vari contesti con propria autonomia scientifica. Alle fondamenta di alcune professioni come l’infermiere o il medico ci sono dei pilastri come il sapere, il saper fare ed il saper essere, ma il pedagogista si muove anche su un’altra coordinata: il saper divenire. Il pedagogista promuove attività educative, culturali, ricreative, ludiche e formative, intervenendo sulle difficoltà di relazione, comunicative, di apprendimento e di integrazione, anche nei casi di affido e adozione ed in situazioni di disagio dovute all’emarginazione sociale, le tossicodipendenze o a violenze nel caso di minori. Svolge funzioni anche riguardo a formazione, aggiornamento, qualificazione e selezione del personale per enti, istituzioni, imprese pubbliche e private.

La figura professionale del pedagogista è disciplinata, ma non regolamentata, da un emendamento della Legge di Bilancio n. 205 del 2017 e a promuovere la regolamentazione della professione con l’istituzione di un albo professionale troviamo l’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani). Abbiamo così contattato l’ANPE nella persona della D.ssa Susanna Ferrari, referente per le regioni di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Trentino Alto Adige, che oltre ad averci aiutato nella stesura di questo articolo, ci ha dato qualche informazione sull’associazione costituitasi nel 1990 senza fini di lucro, allo scopo, oltre quello già citato, di: promuovere e far riconoscere il ruolo e la professionalità del Pedagogista, come specialista dell’educazione, nell’ambito delle amministrazioni pubbliche e private; promuovere e svolgere attività scientifica e di ricerca pedagogico-educativa per contribuire allo sviluppo professionale del Pedagogista; promuovere e gestire corsi di formazione e di aggiornamento nei diversi ambiti d’intervento. Quest’anno, per il suo trentennale, l’ANPE organizza diversi eventi in ogni regione per i quali potete trovare tutte le informazioni nel sito www.anpe.it.

L’associazione ha all’attivo diverse iniziative, pubblica da più di dieci anni la rivista scientifica “Professione Pedagogista” e ha redatto “Le linee guida sulla formazione permanente del pedagogista”. L’ANPE è socio fondatore della Federazione Europea dei Professionisti della Pedagogia (FEEP), membro del CNEL e dell’Osservatorio Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza; per i professionisti del settore che fossero interessati, l’iscrizione è possibile se in possesso dei seguenti requisiti: laurea in pedagogia e/o scienze dell’educazione (laurea quadriennale); laurea specialistica 65/S-56/S-87/S; titolo magistrale di secondo livello in Programmazione e gestione dei servizi formativi e psico-pedagogici (LM50), Scienze dell’Educazione degli adulti e della formazione continua (LM57), Scienze pedagogiche (LM85), Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education (LM93), nonché tutti coloro che sono in possesso di titoli dichiarati equipollenti dalla normativa. Speriamo di essere stati utili a coloro che si chiedevano chi fosse il pedagogista e a chi non conosceva l’ANPE. Ringraziamo per la collaborazione la D.ssa Susanna Ferrari e l’ANPE (www.anpe.it, anpe@anpe.it).
Abbiamo parlato del Pedagogista in Italia, ma ora andiamo oltre confine ed arriviamo in Spagna, dove vive la nostra amica Eleonora Cravero. Ringraziamo Eleonora per questo video che ha accettato di fare per noi:
Ci sono così tante cose da dire su questo ruolo professionale che abbiamo deciso di dar seguito all’idea di Eleonora e produrre materiale informativo nelle specifiche aree di competenza, quindi se vi interessa l’argomento continuate a seguirci perché non finisce qui…
by SACANDRO