La Spesa Sanitaria Privata. Poco più di 40 miliardi di euro, a tanto ammonta la nostra spesa sanitaria privata nel 2022. Una spesa aumentata inesorabilmente negli ultimi 5 anni, anno dopo anno. La spesa sanitaria privata è costituita da quella “out of pocket” (cioè pagata dal cittadino di tasca propria) e quella “intermediata” (cioè pagata attraverso assicurazioni sanitarie, fondi sanitari, ecc…). A nostro giudizio poco cambia se si intende valutare la capacità del sistema sanitario pubblico di far fronte alle necessità della popolazione, perché non è difficile individuarne le carenze attraverso i dati relativi alla spesa privata. Tuttavia riteniamo doveroso sottolineare che la Sicilia è la regione con la quota minore di spesa privata intermediata, mentre il Trentino Alto Adige e la Lombardia sono quelle con la quota maggiore.
Spese per consumi sanitari. Più dei tre quarti delle famiglie italiane (percentuale anche questa in aumento) è costretta a sostenere spese private per consumi sanitari. Cure odontoiatriche, protesi e ausili, presidi sanitari, ma se la spesa maggiore è costituita largamente dall’acquisto di farmaci, molto elevata risulta essere anche quella per prestazioni specialistiche e prestazioni diagnostiche. Costi spesso derivanti dalla necessità di evitare liste d’attesa troppo lunghe a causa delle insufficienze del sistema pubblico.
Sanità ormai bene di lusso. Equiparare la sanità ad un bene di lusso è forse esagerato se si osserva la fotografia dello stato attuale, ma l’affermazione appare più realistica se si osserva l’andamento dei dati. Come è facilmente comprensibile sono le famiglie con tre o più figli e le coppie di età superiore ai 75 anni a dover usufruire di servizi dedicati alla salute, quindi a spendere di più quando il sistema pubblico non riesce a far fronte alle richieste. Inoltre, e non a caso, risultano essere i soggetti in condizioni economiche più agiate a ricorrere maggiormente a spese sanitarie private, mentre i soggetti meno abbienti ricorrono ad esse in percentuali molto più basse. Nel momento in cui si ha bisogno di un servizio o una prestazione in tempi brevi (o almeno ragionevoli) e il pubblico non è in grado di erogarli, il cittadino guarda al privato, ma non tutti possono permettersi gli sborsi previsti, quindi la sanità non diventa altro che una merce, acquistabile da chi ha un elevato reddito e inattingibile da chi ha ridotte disponibilità economiche.
Fonte dati 19° rapporto C.R.E.A. Sanità
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
By SACANDRO
