L’ITALIA CHIAMA!

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Garantire la libertà d’espressione non è cosa da poco, soprattutto in tempi di pandemia.
In questo contesto si inserisce la manifestazione organizzata a gran voce da Casapound, che si terrà a Roma il 29 maggio. I nazifascisti del terzo millennio si schierano contro Bruxelles e porteranno in alto il loro tricolore, in nome di quel nazionalismo tanto amato quanto oltraggiato.


Roma, 5 mag – “In un momento in cui le famiglie sul lastrico e le aziende in crisi sono meno importanti di smalti e soubrette, noi scendiamo in piazza. In un momento in cui ci chiedono di fare ulteriori sacrifici, di rinunciare ai nostri diritti perché siamo dei ‘privilegiati’, noi scendiamo in piazza.Lo facciamo rivendicando non solo la libertà e i diritti degli italiani ma anche i doveri di chi non può e non vuole rimanere a guardare mentre si prova a cancellare l’identità e la storia di un’intera Nazione. Lo facciamo portando alto il Tricolore, che affonda le sue origini in un’epopea fatta di sangue e di suolo, per ribadire ancora una volta che c’è un’Italia che non si arrende al fatalismo, che non si piega e non capitola di fronte a Bruxelles e ai camerieri di palazzo. Come paese ci troviamo a dover affrontare, a distanza di un anno, un’emergenza che né l’attuale né il precedente Governo sono stati, o hanno voluto, affrontare mentre la crisi economica continua a mietere vittime, dal mondo politico, non arrivano risposte concrete e a pagare, come sempre, sono i cittadini. Per questo motivo, il 29 maggio saremo in piazza a Roma per ribadire a lacchè e camerieri di palazzo che esiste un’Italia che non si rassegna ad accettare supinamente decreti e misure senza senso e che si fonda su sangue, suolo e identità. Che si ricorda della forza delle sue genti, della sua storia e della sua cultura e che da questi pilastri vuole ripartire per tracciare un solco ed essere d’esempio, com’è sempre stata, per tutta Europa. Perché non siamo e non vogliamo essere il paese della pizza e del mandolino: siamo Italiani e scegliamo di credere nella nostra Nazione e di combattere per essa”, conclude la nota di Cpi. Luca Marsella, ha inoltre annunciato la manifestazione con un apposito video pubblicato sui social. «Sangue e suolo» è tra gli slogan più incisivi di questo annuncio:“Sangue e suolo” è la traduzione italiana di “Blut und Boden” che fu di fatto il fondamento “ideale” della propaganda nazista e che ha dato vita alla Shoah: il sangue del popolo tedesco, legato alla terra destinatagli per origine sacra non doveva essere infettata da razze inferiori.

Foto di vishnu vijayan da Pixabay

CasaPound è nata su un dichiarato impianto fascista, che (già criminale di suo) porta naturalmente con sé anche tutte le compromissioni col nazismo, i loro ideali e le motivazioni del Fuhrer. Il tempo è lì a testimoniarlo. Violenza, apologia a figure di spicco del regime, ai loro metodi, al chiasso dei loro slogan e simbologie, sono la firma dell’attivismo di CasaPound, della sua palese e insistita infrazione della Costituzione antifascista. Di pochi giorni fa la notizia della Sindaca della Capitale, Virginia Raggi, a proposito del sit-in organizzato per l’8 maggio, dall’estrema destra riunita nel Coordinamento dei movimenti identitari-sovranisti. A lanciarla è stato Giuliano Castellino, pluripregiudicato ras di Forza Nuova. «Con la scusa di ‘sensibilizzare sulle problematiche del lavoro e disoccupazione’ – ha detto la sindaca – stanno scendendo in piazza contro l’antifascismo e i valori della democrazia su cui si basa la nostra città e il nostro paese. Questa gente parla di lottare contro il sistema antifascista ‘vero virus mortale che avvelena e divide l’Italia e gli italiani’. Parole inaccettabili. Per questo condanno fermamente questo tipo di manifestazione. Roma è e resterà sempre antifascista».

Foto di hoegl0 da Pixabay

Dopo il no del ministero, gli organizzatori hanno dovuto rinviarla al 22 maggio. Nel settembre 2020, il Gup di Milano ha emesso 5 condanne per la commemorazione di Ramelli del 2019, con la partecipazione anche di parlamentari di Fratelli d’Italia. Motivazione: “Provocazione di adesioni e consensi e concorso alla diffusione di concezioni favorevoli alla ricostituzione di organizzazioni fasciste”. Tra i condannati Francesco Polacchi, dirigente di CasaPound e Gianluca Iannone, presidente nazionale. Nella vetrina movimentata del “pensiero” di CasaPound, si alternano varie iniziative, presentazioni di libri, raduni e concerti.). Il leader degli Zetazeroalfa, Gianluca Iannone, gruppo musicale legatissimo all’organizzazione neofascista, dichiarò in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero: “Il fascismo è stato un grande padre, severo e giusto. E responsabilizzante. Mussolini era troppo buono, ha dato una seconda chance a gente che non lo meritava. Siamo fascisti perché siamo convinti che avesse ragione lui”. La casa editrice Altaforte – struttura editoriale naturalmente contigua a CasaPound – fu doverosamente allontanata nel 2019 dal Salone del libro di Torino, a seguito delle proteste di scrittori, ma anche della Presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo, che comunicò severamente di non partecipare più alla presentazione di un libro su Tina Anselmi, edito da Manni, proprio per la presenza inaccettabile di Altaforte.

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay. Perchè questa foto? Beh… a noi piace.

“Sono fascista, Mussolini è stato il miglior statista del secolo scorso. Ha ricostruito un Paese…”. Su questo ultimo punto, alla sottolineatura dell’intervistatore: “Lo ha fatto con la dittatura”, l’editore rispondeva: “A volte servono le maniere forti”, disse Francesco Polacchi nel corso di una intervista al programma radiofonico La Zanzara. A seguito di queste dichiarazioni l’imprenditore-militante, venne iscritto dalla procura di Torino nel registro degli indagati. L’organizzazione politica di matrice fascista si è resa partecipe di numerose azione violente, aggressioni, pestaggi e minacce. Senza dimenticare l’illegalità stessa del principio di apologia del fascismo o il tentativo di ricostruzione del partito fascista. Reato punibile con l’arresto dai sei mesi ai due anni di reclusione, come stabilito dall’ articolo 4 della legge Scelba, approvata nel 1952. Questo sarà, in sintesi, il quadro operativo dei promotori e partecipanti della manifestazione del 29 maggio a Roma. Facile immaginare il prevedibile scenario dentro cui si muoveranno e a cui daranno vita i militanti di CasaPound.

Abbiamo la ferma convinzione che nel 2021 occorra ancora leggere e scrivere per manifestare il nostro credo antifascista, affinché vengano contrastate, dalle autorità competenti e sanzionate secondo le leggi vigenti a difesa della nostra Costituzione e delle generazioni presenti e future, iniziative di questo calibro.
Dobbiamo schierarci per far sì che le città, le comunità umane, la memoria delle vittime dei crimini nazifascisti non vengano ancora una volta offese. Come può un movimento scendere in piazza urlando che vuol difendere la libertà, quando le fondamenta ideali sulle quali poggia prevedono la discriminazione e proprio la negazione della libertà altrui?

Nell’articolo notizie dalle seguenti fonti: Casapound.org, Patriaindipendente.it, La Repubblica, L’Unità, www.anpi.com e La Costituzione Italiana.

Foto in evidenza di Pexels da Pixabay

by GIACK23

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