FANTASTIC NEGRITO E L’IMPREVEDIBILITA’ DEL SUCCESSO

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Spesso viene detto che il successo è un qualcosa di effimero e sfuggente, che può arrivare in qualsiasi momento ma che altrettanto facilmente puoi ripiombare nel dimenticatoio dal quale provieni. Non sappiamo se il successo ottenuto da Fantastic Negrito, al secolo Xavier Amin Dphrepaulezz, nato a Great Barrington (Massachusetts) il 20 Gennaio 1968, sia un tipo di successo duraturo o degno della più brillante e rapida delle “meteore”; quello che è sicuro invece, è che il suo percorso artistico e di vita è stato, ed è tutt’ora, pieno di imprevedibili cambiamenti ed altalenanti scelte di vita. Divenuto negli ultimi anni esponente di spicco del Blues, R&B e Roots Music dell’area della baia di San Francisco.

Fantastic Negrito, Cesena 2019

Inizia la sua “carriera” da adolescente come spacciatore, una volta trasferitosi ad Oakland. Ottavo di quindici figli, Xavier ha raccontato in più di un’occasione come la sua famiglia sia stata fortemente influenzata dalla figura paterna: un immigrato somalo musulmano profondamente religioso che ha sempre avuto per i suoi figli “a lot of rules”. In un’intervista al Guardian ricorda: “Vendevamo tutti droga, amico. Tutti portavamo delle pistole. C’era un’epidemia di consumo di crack al tempo ed io ero il classico tipo che avrebbe venduto di tutto, anche erba finta… qualche volta usavo il thè”. Ispirato dall’album “Dirty Mind” di Prince, si avvicina alla musica da autodidatta, ma in breve tempo decide di approfondire le sue conoscenze in ambito musicale infiltrandosi di nascosto in una delle classi di musica dell’Università della California Berkeley, ovviamente non da studente iscritto. Proprio tramite l’ex manager di Prince inizia la sua carriera musicale nel 1993 firmando un contratto con la Interscope Records. Nel 1996 debutta col suo primo album “The X Factor” col nome di Xavier, senza attirare però l’attenzione di pubblico e critica. Nel 1999 subisce un terribile incidente stradale che lo lascia per tre settimane in coma con la vita appesa ad un filo, più tardi ricorderà: “… quell’incidente mi diede nuova vita, so che sembra un luogo comune, ma per me essere stato scaricato dalla Interscope, è stata una rinascita…”. Rimessosi in sesto abbandona la carriera musicale per qualche anno, aprendo, nel frattempo, un locale notturno clandestino nell’area a sud di Los Angeles.

Fantastic Negrito, concerto Cesena 2019

Nel 2014 ritorna sulla scena musicale a 47 anni suonati con un nuovo stile da lui definito “roots black music for everyone” raggiungendo, questa volta, la notorietà ed un discreto successo nel panorama musicale statunitense e vincendo, nel 2015, il Tiny Desk Contest al quale partecipano annualmente i migliori artisti emergenti dei più disparati generi musicali. Sempre nello stesso anno firma un contratto con la Blackball Universe, per la quale pubblica 2 album: “The Last Days of Oakland” nel 2016 e “Please Don’t Be Dead” nel 2018, album, quest’ultimo, che lo raffigura in copertina sul letto d’ospedale in cui passò tre settimane in coma e dal quale viene estratto il singolo “Plastic Hamburger”, che entra in quasi tutte le classifiche mondiali e lo consacra al successo del grande pubblico. Questi due album gli consentono anche di vincere due Grammy Awards nel 2017 e nel 2019 come “Miglior Album Blues Contemporaneo”.

Che dire… proprio niente male per uno “spacciatore di thè”!

foto e articolo a cura di NICO PODUTI

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