Tutte le mattine uguale il carosello,
una tela avanti ed in mano un pennello.
Una tavolozza piena, questo lo compiaceva,
ma sempre sullo stesso colore egli ricadeva.
Intrappolato e perso nella dura monotonia
quel grigio, il pittore, non riusciva a metter via.
Il colore delle catene, dello smog e del cemento,
proprio non accettava l’idea di un cambiamento.
Eppure di colori ce ne sono tanti,
vivaci, pastello, caldi o brillanti,
ma senza dar valore a quello che faceva,
con affanno e di corsa sempre dipingeva.
Di continuo, senza fermarsi, giorno dopo giorno,
trascurandone addirittura il contorno,
spennellava a caso e spazi vuoti lasciava
sicuro e convinto fosse questo quello che desiderava.
All’improvviso un vento dall’est si alzò,
disperato i colori sulla tavolozza vide mischiare,
“non posso continuare, mi devo fermare”
e questo fece, il pittore, per un po’.
Chiuso dentro casa subito si cominciò ad annoiare,
inutile negarlo, voleva tornare a disegnare.
Spesso ci pensava, gli mancavano i suoi accessori,
ma oltre al nero non vedeva altri colori,
perché alcuni eventi lo avevano spaventato,
e difficili addii per sempre segnato.
Si fece forza, non accettò questa cromia
perché sapeva, in cuor suo, che era difficile da mandar via.
Il tempo passava e l’inverno finiva
e come la primavera, il poeta rifioriva.
Una tela avanti ed in mano un pennello
è ora di dar vita ad un nuovo carosello!
Niente più nero né grigio voleva usare
nuovi colori, nuove forme…si mise a disegnare.
Lo continuava a fare ogni giorno con amore,
curando persino il contorno, con stupore.
Ad ogni spazio riempito un sorriso faceva
ed una promessa a se stesso forte ripeteva:
“userò tutti i colori, non smetterò più.
Sono pronto ad aprire il cuore e la mente
a ciò che ha valore, veramente”.
Con lo sguardo ed un bacio, volti all’insù.
by BARZ