In uno dei nostri recenti articoli abbiamo parlato di Pet Therapy, raccontandone la nascita e la storia, grazie all’associazione NOA Pet-Therapy, che ci ha consentito di entrare nel meraviglioso mondo di questa vera e propria disciplina terapeutica (https://itidealia.com/2020/03/30/nascita-e-storia-della-pet-therapy/). Un mondo che ha nel suo nucleo centrale l’interazione fra uomo, animale ed ambiente. Abbiamo chiesto nuovamente all’associazione NOA Pet-Therapy, e alla Pet-Therapist Giulia Castoldi, un ulteriore aiuto per illustrarvi più nel dettaglio questo argomento così interessante e forse ancor poco conosciuto.
“Prendersi cura di un animale e ricevere incondizionatamente attenzione e affetto ricrea il valore e la forza della persona. Un individuo aumenta la stima di sé e prende in considerazione maggiormente il proprio valore quando sente qualcuno interessato a lui e di cui si può fidare: l’assenza di giudizio dell’animale stimola la persona a riappropriarsi del proprio “potere” personale. L’empatia che si instaura, libera da pregiudizi, fa accrescere gradualmente la propria capacità di auto-accettazione. Una delle capacità dell’animale è quella di creare un clima facilitante in cui un individuo è libero di scegliere qualsiasi direzione di interazione, selezionando, di fatto, percorsi positivi e costruttivi. La chiave per un incontro tra persona ed animale è la capacità di stabilire una vera relazione attraverso la quale uscire dal proprio mondo perché sicuri di essere accettati per come si è, ma anche attraverso la quale imparare ad accogliere il diverso nel rispetto reciproco. Nei progetti di Intervento Assistito con gli Animali partecipano soggetti di specie diversa con inclinazioni e caratteristiche etologiche anche molto diverse tra loro: cavalli, asini, cani, gatti, e conigli. Ogni specie ha le proprie peculiarità, ma proprio come l’essere umano, anche ogni individuo appartenente alla medesima specie è comunque differente da un altro, per attitudini, sensibilità, personalità e quindi comportamento.

Il cane, nello specifico, appartiene ad una specie sociale e proprio come l’uomo ha una forte esigenza di comunicazione e relazione. È proprio grazie a queste peculiarità che il cane diviene a tutti gli effetti un co-terapeuta: la relazione che sviluppa con il conduttore rende possibili interazioni con altri esseri umani su piani diversi e assolutamente unici ed irripetibili. Nel libro “Last child in the woods”, lo scrittore Richard Louv, parla di natura come medicina, forse prima dell’anima che del corpo, ed immagina un futuro dove uomo ed ambiente vivano in sintonia in una città chiamata “Zoopolis”, dove non ci sarà differenza tra elementi urbani e natura, città dove bambini e adulti conoscono, preservano e si prendono cura degli ecosistemi crescendo così più felici. Anche noi sentiamo nostro questo sogno.”
Ringraziamo la NOA Pet-Therapy per il loro contributo e lasciamo qui i link di riferimento dell’associazione dove potrete avere maggiori informazioni: noa.petherapy@gmail.com
https://www.facebook.com/noa.petherapy
Alla nostra amica Giulia Castoldi, che ringraziamo per la grande disponibilità, abbiamo fatto una breve video intervista. Un momento dove forti sensazioni e vissuto personale disegnano la sua esperienza di Pet-Therapist; molto utile per chi volesse avvicinarsi concretamente a questa professione:
Link di riferimento: https://www.facebook.com/pettherapycastoldigiulia/
Purtroppo in questo video è assente Rachele, una delle collaboratrici di Giulia, alla quale, visto essere nota per la sua vanità, abbiamo voluto dedicare la foto di copertina…

by SACANDRO