Tra Modena e Bologna, attraversando una strada panoramica dove sembra a tratti di entrare nello sfondo di un desktop con erba verde e prati, in un sentiero instabile e tortuoso, ma con diversi scorci agresti tipici della zona del Modenese, si arriva a Zocca, un piccolo paese famoso per le crescentine, che sono particolari tigelle che la tradizione vuole cotte nel camino con foglie di castagno. Zocca è anche in autunno la “regina della castagna”, infatti le sue campagne sono colme di bellissimi castagneti.

Chiaramente questi aspetti, come il fatto di essere stato uno dei primi paesi italiani fermamente antifascisti sin dagli anni 20 del secolo scorso, restano sfocati ma ben saldi nella memoria dei suoi abitanti, che negli ultimi anni sono accomunati dalla travolgente melodia della più grande rock star italiana di tutti i tempi: Vasco Rossi.

Vasco infatti abita a Verrucchia, una località poco distante dal centro di Zocca, la sua villetta la si nota bene ed è sbalorditivo come i suoi fans abbiano creato una sorta di percorso di arrivo, con scritte impresse sui muri e murales nelle pensiline degli autobus, lungo tutto il percorso che dal centro porta al viottolo di casa sua. Chiaramente tutta casa, lungo il muro perimetrale, i cancelli e la strada, è stracolma di murales e scritte di frasi estrapolate dalle canzoni di questo grande artista italiano.
Vasco e Zocca in effetti sembrano essere un tutt’uno, da qui partì la straordinaria carriera di questo musicista e cantautore, che proprio a Zocca inventò “Punto Radio”, dove transitarono celebri artisti italiani come Gaetano Curreri (sovente paroliere di Vasco Rossi), Renato Zero e tanti altri, compreso il compianto ed allora giovanissimo Massimo Riva, il quale, proprio a Zocca ideò il “Festival della Libertà” per promuovere la cultura musicale e le libere espressioni musicali.
E’ evidente passeggiando, come tutto questo a Zocca sia rimasto ben presente nei cuori dei suoi abitanti, e ne è testimonianza una grande vela posta al centro del borgo, dove viene immortalato Massimo insieme a Vasco.
In tutto il corso principale del paese i riferimenti a Vasco ed alle sue canzoni si mescolano alle vetrine dei negozi dove dappertutto c’è una frase o un estratto delle sue canzoni.

Vivere per qualche ora Zocca, magari fermandosi a pranzo gustando le tigelle, lo gnocco fritto, accompagnati dai grandi salumi modenesi, insieme ai tortelloni alla vecchia Modena, è un bel modo per fare una gita fuori porta anche in inverno. Osservare gli atteggiamenti dei suoi abitanti, che ovviamente percepiscono l’arrivo del forestiero, ma sono pronti ad accoglierlo col sorriso e la spontaneità di questo pezzo solare d’italia, è una bella sensazione, come nel contempo fare un giro sotto casa del Blasco, anche se lui “…chissà dovè?” Forse in America per colpa, o merito stavolta, di Alfredo.

Vedere la vicinanza di questo artista nei confronti del suo paese, è utile anche a capirne la profondità del messaggio ed in quei murales, e in quelle scritte, è chiaro il suo essere artista sincero e spontaneo, e questa essenza i suoi fan l’hanno percepita perfettamente prima di ogni altro manager.

Vasco è la rock star più grande in Italia, anche perché non dimentica le sue origini anzi, le porta a vanto nella sua musica, con tutti gli aspetti e le emozioni belle o brutte che siano, con tutte le conseguenze…, nonostante tutto…, lui è ancora qua, a Zocca.

Si, la bella chiesa in centro ed il Belvedere, per quanto affascinanti, non rendono Zocca un luogo con chissà quali pregi storico-artistici, ma è comunque da visitare per tutte le emozioni che scaturisce, in particolare per tutti gli appassionati di Vasco Rossi. “Stupendo!”
by COSTY