Itidealia è un Paese immaginario e immaginato, che ad un passo dalla realtà non riesce a divenire tale. In Italia, come in altri luoghi, il vivere quotidiano rimane preda di un imbarbarimento culturale che pone in discussione anche l’ovvio, pur di alimentarsi. L’individualismo ed il qualunquismo dilaganti fanno perdere di vista le strade che conducono alla crescita della collettività. Gli interessi personali sembrano assumere un ruolo di priorità, tanto da arrivare ad utilizzare finte o presunte necessità per legittimare qualsiasi ingiustizia sociale. La dialettica politica si è ridotta alla continua provocazione verbale, dove i contenuti lasciano il passo alle esternazioni ad effetto e agli slogan dove il significato delle parole viene distorto a proprio piacimento. Si formano tifoseria pronte a sostenere qualsiasi aberrazione, tutto ed il contrario di tutto, purché a dirlo, o a farlo, sia l’uno piuttosto che l’altro. Nemmeno la democrazia ha più senso se non poggia le sua fondamenta su una coscienza civica di massa. Tuttavia…non c’è solo questo intorno a noi, perché in questa Italia facinorosa, corrotta e ipocrita, si può trovare ancora chi lotta per i diritti dell’altro, chi resiste ai sussulti della pancia usando mente e cuore. Ci sono persone che si uniscono in associazioni, comitati o che agiscono per proprio conto al fine di migliorare lo stato delle cose…e se guardiamo bene non sono così poche! Allora è possibile ripartire da loro, da noi, da voi che non avete ancora smesso di leggere questo, forse noioso, blog. Perché noi possiamo essere un Paese nel Paese, per cambiare il Paese. Un Paese con idee e ideali. Il compito di Itidealia è quello di informare per rendere ognuno capace di pensare con la propria testa ed arrivare alle proprie conclusioni, anche se queste dovessero risultare distanti dalle nostre. Quello di mettere in luce l’operato di chi quel Paese immaginato cerca già di costruirlo, per dimostrare che tutti possiamo fare qualcosa. Porre le questioni con serietà portando il dibattito sui contenuti e sul confronto leale, perché chi è convinto delle proprie tesi non ha alcun bisogno del turpiloquio, di ingannare o di raggirare. Chi è convinto delle proprie ragioni, non parla per convincere gli altri, ma per esprimere al meglio il proprio pensiero affinché gli altri lo comprendano appieno. Un progetto ambizioso, che si potrebbe addirittura definire utopistico, ma inseguire l’irraggiungibile, in fondo, non è altro che il modo più efficace per migliorarsi.
