“Un Paradiso per i Notabili” è un libro di Paolo Borioni, docente presso l’Università “La Sapienza” di Roma, che ricostruisce perfettamente le vicende storiche, dalle elezioni del 1920 all’aprile del 1929, legate alla trasformazione della provincia di Macerata da organismo democratico a “rettorato” del regime fascista. Un’opera che mette in luce dinamiche di accettazione popolare di un modello autoritario, che poneva sotto assedio i principi di eguaglianza e libertà a vantaggio degli interessi di classi sociali più forti, di cui il fascismo non poteva fare meno nella sua fase di ascesa al potere. In questo volume si legge il passato, ma sono molte le analogie con il presente sulle quali dovremmo riflettere.
Riflessioni che Itidealia ha posto all’attenzione dei presenti durante la presentazione del libro, da noi organizzata presso il Museo della Resistenza e della Cultura del Territorio “Don Enrico Pocognoni” di Braccano a Matelica (MC), in collaborazione con la sezione intercomunale ANPI “24 marzo”.


Serata introdotta da Igino Colonnelli (direttore Centro Studi e Museo “Don E. Pocognoni”), che ha lasciato spazio, dopo la relazione dell’autore Paolo Borioni, a un interessante dialogo, previsto in scaletta, tra lo stesso Borioni e lo storico fabrianese Stefano Gatti. Dialogo che ha sviscerato le profonde differenze economico-sociali tra la provincia di Ancona e quella di Macerata negli anni venti dello scorso secolo. Differenze che hanno determinato il diverso atteggiamento popolare nei confronti del fascismo, che veniva osteggiato con molta più convinzione lungo i territori anconetani e umbri in prossimità della linea ferroviaria Ancona-Jesi-Fabriano-Foligno, rispetto al maceratese. Situazione figlia, forse, della presenza di gruppi, partiti e movimenti politici con diverso orientamento, ma sicuramente legata al fatto che da Ancona a Foligno si era sviluppato un comparto industriale o preindustriale, mentre nelle vallate del maceratese il lavoro era ancora dipendente dalle cosiddette classi agrarie. Si sono chiusi i lavori dopo un vivace dibattito con interventi dal pubblico, tra i quali quello dell’avvocato Mauro Riccioni, portatore di un altro spaccato storico locale.
By SACANDRO
