E ALL’IMPROVVISO NACQUE IL SOFTBALL

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Ci troviamo a Chicago al 3016 di Lake Park Evenue ed è il 24 novembre 1887. Stiamo per entrare al Farragut Boat Club, un locale inizialmente allestito per gli amanti della nautica ormai divenuto luogo di ritrovo per il tempo libero. Davanti a noi c’è George Hancock, giornalista del Chicago Board of Trade. Entriamo, come molti dei presenti, per seguire al telegrafo la partita di football tra le università di Harvad e di Yale. In attesa che ci venga data comunicazione dell’inizio della partita giriamo un po’ per il locale. Nel seminterrato si può giocare a bowling e nei due piani superiori si può far uso della libreria o dilettarsi nel gioco delle carte e del biliardo. La competizione tra Yale e Harvad ha inizio con le due tifoserie nel club attente, sguardo fisso sul telegrafo. L’università di Yale vince e in sala c’è chi festeggia e chi si rattrista, chi riscuote le scommesse e chi impreca per i soldi persi, finché uno studente, sostenitore dei vittoriosi, non ha la brutta (o bella) idea di gettare contro uno di quelli di Harvard un guantone da boxe. A rompere il successivo silenzio di quel momento arriva la voce squillante di George: “Gioca la palla!”. Lo stesso Hancock lega il guantone fino a farlo diventare una palla, qualcuno rompe un manico di scopa ed ecco la mazza, poi con un gesso si disegna il campo da gioco sul pavimento e la competizione ha inizio. Finisce 41 a 40, tra il divertimento generale, la prima partita di Softball della storia. Insomma, ve lo dobbiamo confessare anche se non ci crederete mai: in realtà quel giorno noi non c’eravamo…, ma grosso modo dovrebbe essere andata così.

Una sorta di baseball al chiuso si potrebbe dire, ma nella primavera dell’anno successivo iniziano delle vere e proprie competizioni anche all’aperto e nel 1889 Hancock stila e pubblica le prime regole ufficiali del Softball. Nel corso degli anni le regole vengono modificate e affinate, mentre il softball diviene man mano uno sport spiccatamente femminile. Nel 1965 ha luogo il campionato del mondo femminile e nel 1976 è proprio un italiano ad impegnarsi nel costituire la Federazione Europea di Softball, tanto che a Rovereto, 3 anni dopo, si disputa il primo campionato europeo ed è la nazionale olandese a vincerlo.

Anche se le regole sono in parte diverse, il Softball viene descritto da molti come un figlio del Baseball, ma noi preferiamo considerarlo la magnifica creatura della capacità d’improvvisazione e di quella meravigliosa spensieratezza dell’animo umano.

Foto in evidenza di Cheryl Holt da Pixabay

By SACANDRO

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