ALLE PRESE COL MANIPOLATORE (incontro con Roberta Bruzzone)

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Questo è il secondo articolo dedicato all’evento/incontro con Roberta Bruzzone, svoltosi venerdì 28 marzo scorso, presso il Palazzetto dello Sport di Matelica, scritto a seguito e completamento del primo articolo (https://itidealia.com/2025/03/30/riconoscere-un-manipolatore-incontro-con-roberta-bruzzone/).

Corteggiamento o aggancio? Il corteggiatore si pone dei limiti, la persona che corteggia non lede il vostro spazio, cerca di non essere invasiva e di capire se anche voi provate interesse, e se l’interesse non c’è, sa stare al suo posto (può sempre continuare una normale frequentazione e col tempo chissà…, aggiungiamo noi sempre troppo romantici). Corteggiare vuol dire cercare di sintonizzarsi con l’altra persona. I manipolatori vi bombardano, anche in maniera incalzante, e questo può essere anche piacevole inizialmente per chi prova dell’interesse, ma quando vi trovate davanti a questo atteggiamento dovete fare molta attenzione, perché si potrebbe passare dal tentativo di manipolazione ad atti persecutori.

Dopo la fase “glitterata”. La manipolazione avviene in maniera progressiva e avete la possibilità di accorgervi di cosa sta accadendo nelle fasi successive alle meraviglie dell’innamoramento. I manipolatori, ad un certo punto, iniziano a fare dei test per capire quanto siete agganciati a loro, e quanto siete in grado di farvi calpestare pur di non perdere quel legame. Tentano di capire quanto la mancanza della loro approvazione riesca a condizionare le vostre scelte. Man mano si spingono sempre più oltre, fino a condizionarle totalmente. Durante queste fasi avete l’opportunità di comprendere che il rapporto non è sano, ma riuscirete a rompere la ragnatela e scappare prima di rimanere definitivamente intrappolati?

Loro meglio di voi. I manipolatori hanno un feroce senso della competitività nei vostri confronti, se siete voi ad esserne la vittima. Devono essere sempre migliori di voi e, se non ci riescono, diventano “innocenti” boicottatori seriali, oppure cercano di sminuirvi agli occhi degli altri. L’obiettivo è tenervi in una condizione di assoggettamento e per farlo tentano in ogni modo di tenervi isolati, di farvi passare per quello che non siete, dando agli altri una percezione distorta di voi.

Con i piedi all’inferno. Quando il percorso di assoggettamento si completa, i manipolatori prendono il sopravvento e vi ritrovate ad introiettare un’immagine distorta di voi. Dubitate dei vostri ricordi, della vostra percezione della realtà e della vostra capacità critica. Se vi dicono di non aver mai detto una cosa o di averne fatta un’altra diversa da quella che avete visto, arrivate perfino a mettere in dubbio il vostro ricordo pur di assecondarli o giustificarli. Un percorso a fasi davvero terribile, ma in cui potete ancora arrivare a capire cosa sta accadendo e dimostrare la capacità di risorgere e scappare. Ricordate: con loro non si vince, ma potete smetterla di perdere e rifarvi una vita.

Potete e dovete resistere. Quando vi rendete conto che la vittima di un manipolatore è una persona a voi cara, capire cosa fare è molto difficile, soprattutto se si tratta di una figlia o un figlio. Durante la fase “glitterata”, quella dell’innamoramento, intervenire non solo è inutile, ma addirittura pericoloso, perché si rischia di far cadere la vittima ancora più rapidamente nelle mani del manipolatore. Dovete essere forti, “inghiottire rospi” e gestire la tremenda apprensione che ne deriva, allo scopo di evitare il conflitto che potrebbe allontanarvi dalla persona che amate. Il manipolatore non vede l’ora che voi andiate allo scontro con la vittima, perché questo lo mette in condizione di costringerla a scegliere tra voi e lui, e in quella fase sapete bene chi sceglierebbe. Quindi lavorate ai fianchi, indirettamente, parlando e facendo cose che riportino la vittima a pensare com’era prima di conoscerlo, ma sempre senza forzare la mano, lasciando che sia lei a maturare delle riflessioni in merito. Per quanto doloroso è necessario aspettare, anche per lungo tempo, finché la maschera non cadrà, perché quando ciò avverrà, la persona a voi cara cercherà un appiglio per uscirne e potrebbe essere fondamentale avervi accanto in quel momento.

By SACANDRO

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