Sabato 15 febbraio, presso la Biblioteca “Romualdo Sassi” di Fabriano è stato presentato, con il patrocinio del Comune di Fabriano, il nuovo libro di Stefano Gatti, vice-Presidente ITIDEALIA, dal titolo “Il comunitarismo industriale di Elton Mayo – Owen l’antesignano Cucinelli l’erede”. Con Gatti c’erano Maura Natoloni, assessora alla bellezza del Comune di Fabriano, che ha portato i saluti dell’Amministrazione; Sandro Carucci, Presidente ITIDEALIA in qualità di moderatore; Franco Cocchi (che ha scritto la presentazione nel libro), prof di Psicologia del lavoro presso l’Università degli Studi di Perugia; Mario Rosati, della LegaCoop Marche; Pierpaolo Pullini, segretario CGIL Fabriano; il Maestro, Renato Covino, prof di storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Perugia e Presidente Nazionale AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale).
Gatti da sempre si occupa di storia del movimento operaio e da sempre affronta le ricerche da storico. Così è sempre stato fino ad oggi, ma nel suo nuovo libro, il vice-Presidente di ITIDEALIA cambia punto di vista: non più quello della storiografia, ma quello della psicologia del lavoro. La sua ricerca parte infatti da Elton Mayo, il grande psicologo del lavoro australiano, attivo negli USA tra gli anni ‘20 e gli anni ‘40 del secolo XX, fondatore dello Human Relations Movement. Studiando Mayo, Gatti conia per lui la categoria di “comunitarismo industriale”, in cui poi inserisce un antesignano, Robert Owen, e due eredi italiani, cioè Adriano Olivetti e (forse) Brunello Cucinelli, attivo oggi in Umbria, a Solomeo, nei pressi di Perugia.
Elton Mayo e il suo collega Fritz J.Roethlisberger rivelano, con le loro ricerche ed i loro esperimenti, che la dimensione sociale all’interno delle organizzazioni aziendali è dirimente e genera produttività. La fabbrica rappresenta una comunità, è una cellula sociale, la cui finalità è il benessere materiale e spirituale degli individui che la compongono…di tutti gli individui. Mayo non è assolutamente anti-capitalista, ma ritiene che il capitalismo vada modificato per essere finalizzato non al profitto del padronato, ma alla realizzazione lavorativa, sociale, umana ed anche culturale del lavoratore. Il senso di appartenenza ad un gruppo è più importante di qualsiasi miglioramento o peggioramento dell’ambiente di lavoro, come dimostrano a Chicago Mayo e Roethlisberger che coniano la definizione poi divenuta celebre di effetto Hawthorne. E nei suoi scritti Mayo, in gioventù molto vicino al partito socialista australiano, insiste molto sulla cooperazione.



Gatti cita spesso Costanzo Preve, secondo cui «il comunitarismo è la via maestra all’universalismo reale, intendendo per universalismo non un insieme di prescrizioni dogmatiche “universali”, ma un campo dialogico di confronto fra comunità unite dai caratteri essenziali del genere umano, della socialità e della razionalità». L’altro pilastro politico su cui poggiano le argomentazioni di Gatti è Alain de Benoist, il filosofo francese, fondatore della Novelle Droite, che giunge al comunitarismo, come il marxista Preve.
L’individuo non si realizza se non nella comunità: lo sostengono Preve e de Benoist. E per Owen, Mayo, Olivetti e Cucinelli, che rimangono comunque all’interno del sistema capitalista, Gatti parla di “comunitarismo industriale” perché è sul posto di lavoro, nell’azienda, nella fabbrica che si costruisce la comunità.
Il dibattito che è seguito agli interventi di Carucci, Cocchi, Rosati, Pullini, Covino e Gatti è stato vivace. La questione che è stata maggiormente discussa è quella relativa alla dicotomia comunitarismo/conflitto. Cioè: la comunità è antitetica al conflitto di classe? Secondo Covino il comunitarismo è un corporativismo mascherato e tende a soffocare la lotta di classe. Secondo Pullini e Gatti no, perché il comunitarismo è il punto di approdo della risoluzione dei conflitti di classe, ciò che in ottica hegelaina e marxiana è il momento della sintesi.
Il libro è acquistabile dal sito della casa editrice, Il Formichiere di Foligno, e nelle librerie/edicole fabrianesi, matelicesi e sassoferratesi.
https://ilformichiere.it/?s=stefano+gatti
Itidealia
