Finalmente anche il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approva una risoluzione a favore di “pause” umanitarie nella Striscia di Gaza. Giorni fa l’Assemblea Generale dell’ONU si era riunita per votare una risoluzione non vincolante che chiede una tregua con il cessate il fuoco a Gaza. La risoluzione è stata approvata, ma si arrivò alla convocazione dell’Assemblea proprio perché il Consiglio di Sicurezza non era stato in grado di adottare stessa decisione dopo 4 tentativi falliti. A chi non lo avesse già fatto, suggeriamo di leggere il nostro articolo precedente sull’argomento, per avere la situazione più chiara (https://itidealia.com/2023/10/29/gaza-come-siamo-arrivati-alla-risoluzione-di-tregua/). Ieri, la risoluzione 2712, proposta da Malta, è passata con 12 voti favorevoli, nessun contrario e 3 astenuti (Stati Uniti, Regno Unito e Russia). In realtà la risoluzione adottata non riguarda una vera e propria tregua, ma una pausa umanitaria che consenta l’applicazione di “urgenti misure, pause e corridoi umanitari estesi” a Gaza per “un numero sufficiente di giorni” per un accesso completo, rapido, sicuro e senza ostacoli alle agenzie e ai partner delle Nazioni Unite. Si chiede, inoltre, il “rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e altri gruppi, soprattutto bambini, nonché la garanzia di un accesso umanitario immediato”. Il Consiglio invita tutte le parti ad astenersi dal privare la popolazione civile di Gaza dei servizi di base e degli aiuti indispensabili alla sua sopravvivenza, in linea con il diritto umanitario internazionale. Il vice rappresentante permanente di Israele, Brett Jonathan Miller ha affermato che la risoluzione è “distaccata dalla realtà sul campo” e che la guerra finirebbe immediatamente “se Hamas scegliesse di deporre le armi, costituirsi e consegnare gli ostaggi incolumi”. L’osservatore permanente dello Stato di Palestina, Riyad Mansour, ha affermato che il Consiglio avrebbe dovuto dare ascolto all’Assemblea Generale chiedendo il “cessate il fuoco” e smettendola di far finta di non sentire quello che dice il governo israeliano, il cui piano è il continuo esproprio, spostamento e negazione dei diritti del popolo palestinese. Israele e Palestina non fanno parte del Consiglio di Sicurezza.
Inseriamo il link dove potete leggere in esteso l’andamento del Consiglio e gli estratti degli interventi: https://news.un.org/en/story/2023/11/1143632?_gl=1*1xlmxar*_ga*MTM4Njc2MjgwMy4xNjk4NzY0ODAw*_ga_TK9BQL5X7Z*MTcwMDE1MDQxNS4xNi4xLjE3MDAxNTIwODMuMC4wLjA.
Qua sotto il video della seduta:
Foto in evidenza: Credit Foto ONU/Loey Felipe
By SACANDRO
