PALESTINA: ALL’ONU QUALCUNO PARLA CHIARO (finalmente)

In questo articolo riportiamo, in sintesi, il risultato del rapporto presentato il 24 ottobre scorso all’Assemblea generale dell’ONU da Francesca Albanese, Relatrice Speciale nominata dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite come esperto indipendente per seguire e riferire sulla situazione nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967. Il rapporto NON riguarda i terribili eventi del 7 ottobre 2023 e successivi. In fondo all’articolo potete trovare i link del rapporto nella sua interezza.

Le forze di occupazione israeliane uccidono, mutilano, rendono orfani e detengono centinaia di bambini nei territori palestinesi occupati ogni anno e la loro situazione si è moltiplicata nelle ultime settimane. L’esperto ha scoperto che Israele, nonostante i suoi obblighi come potenza occupante, priva i palestinesi e i loro figli dei loro diritti umani fondamentali come parte dei suoi sforzi per impedire lo sviluppo della società palestinese e per frustrare permanentemente il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione. Dal 2008 al 6 ottobre 2023, 1.434 bambini palestinesi sono stati uccisi, con altri 32.175 feriti, principalmente per mano delle forze di occupazione israeliane. Di questi, 1.025 bambini sono stati uccisi nella sola Gaza, da quando è iniziato il blocco illegale nel 2007. Nello stesso periodo, 25 bambini israeliani sono stati uccisi, per lo più da aggressori palestinesi, e 524 sono rimasti feriti. Tra il 2019 e il 2022, 1.679 bambini palestinesi e 15 bambini israeliani hanno subito lesioni fisiche permanenti, lasciando molti disabili permanenti. Dal 2000 si stima che ogni anno una media di 500-700 bambini palestinesi siano detenuti dalle forze di occupazione israeliane, con una stima di 13.000 per lo più detenuti arbitrariamente, interrogati, processati in tribunali militari e imprigionati. Il rapporto descrive nel dettaglio le esperienze quotidiane di violenza dei bambini attraverso la confisca dei terreni di famiglia e l’esproprio delle risorse, la separazione delle comunità, la distruzione delle case e dei mezzi di sussistenza e gli attacchi alla loro istruzione.

La Relatrice Speciale ha aggiunto alla presentazione del rapporto le proprie dichiarazioni all’Assemblea Generale: “L’oppressione e il trauma subiti dai bambini palestinesi, metà della popolazione palestinese, sotto il dominio israeliano, rappresentano una macchia unica sulla comunità internazionale” – “L’inferno di oggi non può oscurare la violenza degli ultimi decenni” – “Per affrontare la crisi, è imperativo comprendere cosa l’ha provocata. Ciò non significa giustificare o minimizzare gli atroci crimini contro i civili israeliani del 7 ottobre; piuttosto ci costringe ad affrontare quell’orrore nel contesto di ciò che lo ha preceduto” – “Dobbiamo comprendere l’impatto devastante dell’occupazione israeliana e della presenza coloniale in continua espansione su generazioni di bambini palestinesi” – “Generazioni di bambini palestinesi, sia nella Striscia di Gaza assediata, nelle enclave della Cisgiordania o nell’annessa Gerusalemme est, hanno visto le loro vite ridotte al minimo indispensabile e, troppo spesso, stroncate in quanto sacrificabili”.

Francesca Albanese ha esortato la comunità internazionale a utilizzare tutte le misure previste dalla Carta delle Nazioni Unite per porre immediatamente fine all’occupazione illegale di Israele, sanzionare i suoi atti illeciti a livello internazionale, perseguire tutti i crimini internazionali commessi da tutti gli attori nei territori palestinesi occupati e istituire una task force per smantellare l’occupazione coloniale israeliana come precondizione per la pace nella regione.

Foto in evidenza di hosny salah da Pixabay

Link Rapporto:

By SACANDRO

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