Lunedì 5 agosto scorso, presso il “Sottocorte Village” di Camerino, ha avuto luogo l’evento “Don Lorenzo Milani, conversazione”, organizzato da “Ignatius Libri” con la presenza di illustri relatori come Agata Turchetti, Marco Gentilucci, Giulia Lebboroni, Giuseppe De Rosa, Stefano Baioni, Iolanda Alma e Mauro Riccioni.



Alla presenza di un folto ed interessato pubblico, ha preso vita un percorso narrativo che ha delineato don Lorenzo Milani come prete e come uomo. Una figura coraggiosa che ha avuto l’ardire di mettere in luce le contraddizioni, nel mondo ecclesiastico, quello politico e nella società civile, riguardanti le differenze di classe che incidevano fortemente nel sistema educativo italiano del tempo. Vangelo e Costituzione, queste le “armi” usate da Don Milani per costruire una scuola paritaria e laica, uguale per tutti e accessibile a tutti, inclusiva e con lo scopo di far crescere le potenzialità di ognuno attraverso l’azione collettiva. Una scuola che non fosse solo istruzione, ma cultura; uno strumento per sviluppare il pensiero critico che è alla base di ogni miglioramento sociale. Un’utopia, che rimane tale tutt’ora. Docente e scrittore, che vede ritirato dalla pubblicazione il suo libro “Esperienze Pastorali” ritenuto “inopportuno” dagli stessi organi clericali, che rivedranno apertamente la loro posizione solo nel 2014. Don Milani, al di là delle considerazioni politiche e delle critiche che gli si possono muovere, resta prete e uomo “rivoluzionario”, riferimento di un modello scolastico che molti dicono di condividere e che pochissimi avrebbero il coraggio di realizzare.

By SACANDRO
